mercoledì 23 dicembre 2015

5.01, 5.02 La manutenibilità nell'Odissea

 Omero, nel Canto XIII dell’Odissea, così racconta:
 «Si apre la piazza, circondata da massi di pietra conficcati per terra: là preparano le attrezzature alle navi, le vele, i cordami, e piallano i remi. Perché i Feaci non amano arco e faretra, ma alberi di navi e remi e navi perfette con le quali, fieri percorrono il mare bianco di schiuma»

Spiegazione e commento:

Si parla di Ulisse, e della sua nave che gli consentì di percorrere per oltre dieci anni il lungo itinerario per fare ritorno in patria.
 Non era la nave il pericolo per Ulisse, il quale sapeva bene come fosse stata preliminarmente resa «sicura» dagli interventi degli addetti ai lavori.
L’efficienza di quelle navi era, dunque, il prodotto di un lavoro compiuto ex ante, in cantiere, frutto di un nobile artigianato che inglobava nell’opera il concetto di manutenzione, rendendola di fatto intrinseca rispetto agli usuali interventi operativi, la manutenzione è dunque arte antica; ma nelle premesse storiche si presenta sempre come implicita nel lavoro da compiere sulle navi per renderle affidabili e sicure, cioè adatte ad affrontare i pericoli del mare, le incognite del viaggio. Si è così perseguito sempre, anche automaticamente, quel concetto di qualità che della manutenzione costituisce un naturale corollario e comunque l’obiettivo da perseguire costantemente. Difatti, manutenzione e qualità intesi come elementi impliciti nell’arte del conservare l’efficienza e l’affidabilità nelle imbarcazioni impegnate sul mare spumeggiante, ma sempre pericoloso, è una costante nella storia della navigazione

martedì 15 dicembre 2015

3.05 La manutenibilità nel cibo


E' nel Sedicesimo secolo che Nostradamus, famoso
astrologo, studioso e medico, ma anche gran buongustaio,
scrisse il "Traité des confitures", un libro contenente le sue
più riuscite e golose ricette per conservare la frutta, molto
apprezzate anche alla Corte di Francia di Caterina dè Medici.
Si deve però arrivare alla fine del Settecento per scoprire la
più classica delle conservazioni, ancora utilizzata ai giorni
nostri: l'utilizzo di vasi di vetro e la sterilizzazione a bagnomaria.
L'inventore di questa tecnica è il francese Nicolas François Appert,
da costui il nome della tecnica  "metodo Appert", (tecnica dalla quale
si arrivò alle scatole metalliche di conservazione degli alimenti)
appunto, elogiato ed apprezzato per questo anche dal grande Napoleone.

3.04 Una favola per la manutenibilità " Il piccolo fiume"

...Bér era molto amico anche dei contadini
ai quali dava volentieri un po' della sua
acqua per irrigare i campi e per annaffiare
gli orti. Un giorno in pianure arrivarono
uomini che cominciarono a buttare nell'acqua
del fiume veri tipi di rifiuti: detersivi, plastica,
lattine, oggetti, ecc. L'acqua cominciò a diventare
sporca e Bér non riusciva più a respirare...







martedì 1 dicembre 2015

3.03 Un personaggio manutenibile

Si tratta del giapponese Hidekichi Miyazaki, ha 105 anni
ed è l'atleta ultracentenario più veloce della Terra, detentore
del nuovo record planetario: 100 metri bruciati in 42 secondi e 22 centesimi

3.02 La manutenibilità nella pubblicità


3.01 La manutenibilità nell'antichità

Un disegno che rappresenta l'antica città di Mari, sul
corso dell' Eufrate. Mari era collegata al fiume da un
sistema di almeno quattro canali, che rifornivano la
città di acqua potabile e irrigavano le colture circostanti,
mentre alcuni erano anche vie navigabili. La creazione
di una rete di canali era un'operazione delicata e complessa,
che richiedeva grande organizzazione e una perizia tecnica
notevole per l'epoca bisognava progettare con cura
il percorso e calcolare con precisione pendenza e
profondità di ogni singolo canale, mentre le operazioni
di scavo necessitavano manodopera. I canali avevano
bisogno di manutenzione continua, poiché gli argini
dovevano essere riparati e il letto veniva spesso
liberato da detriti e sedimenti che si accumulavano,
per evitare che si intasassero provocando inondazioni.
Si ritiene che risalgano al 2800 a.C. circa e gli archeologi
ne hanno scoperto vari tratti per una lunghezza di circa
17 km, anche se le dimensioni dovevano essere superiori.

http://geostoria.weebly.com/agricoltura-nel-mondo-antico.html


2.03 La manutenibilità in un luogo